Gli orologi, sia essi da tavolo che da parete, composti semplicemente dal meccanismo di movimento al quarzo, e privi di elettronica (come ad esempio cicalino, sveglia, alimentatore celle solari con elettronica) sono esclusi dalla direttiva di compatibilità elettromagnetica (articolo 1 punto 3 direttiva 2004/108/CE oppure Guida alla direttiva EMC del Febbraio 2010 punto 1.1.4). Allo stesso modo sono esclusi dalla direttiva di bassa tensione (2006/95/CE), in quanto questa direttiva si applica solo a prodotti alimentati con una tensione da 75 V in corrente continua (articolo 1). Le batterie usate negli orologi forniscono una alimentazione anche se in serie di pochi volt (max 3Vdc). È necessario però fare attenzione sul fatto che, un prodotto non soggetto a nessuna direttiva che obbliga alla marcatura CE, debba comunque essere sicuro. Questi prodotti ricadono inoltre nel campo di applicazione della direttiva RAEE 2002/96/CE (rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche, vedere articolo 3, a ) dovranno quindi essere etichettati con il simbolo del bidone sbarrato. Questi prodotti devono rispettare anche i requisiti della direttiva RoHs 2002/95/CE relativa alle sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche oltre al regolamento Reach 1907/2006. Nel momento in cui la modifica alla direttiva Rohs 2011/65/CE verrà recepita dagli stati membri (Italia compresa), tale direttiva obbligherà alla marcatura CE anche gli orologi.